Sirena ti chiama
nocchiere
di un legno
su acque a vagare
luce riluce
su specchi a riflesso
colpiti da fuochi
di raggi ustionanti
fulmini accesi da un Giove preciso
Grotte echeggiano
odi e riverberi
suoni e fiati
d’argenteo metallo
flauti a stordire
assenzio ad inebriare
ambrosia a bramare
Sirena ti chiama
naufrago
di un regno lontano
Itaca ti aspetta
Capri ti accoglie
e tu conscio del tuo destino
ti lasci cullare
nella baia
di un sogno
che ha braccia di pietra
calcari antichi
in un mare Nettuno
che vuole solo
compiere un destino
quello di un naufrago
che ha lidi a cercare
strade a vagare
in un mare lontano.
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Rugiada
Goccia cade
colpisce la pagina
di una liscia verde foglia …
rumore tonfo schiaffo
preciso istante
si dilata come liquido
espanso in una superficie
a stagno
cerchi concentrici
descrivono un pentagramma
di cristalli infranti
innaturali ultrasuoni
impercettibili
invisibili …
disegni si compongono
in quella pagina
rivoli a scendere
a umettare a marchiare
in tatuaggi strani
a scrivere linee
geroglifici
e noi illusi a cercare di decifrare
segni e segnali
e osservare il lavoro della rugiada
opera di un dio crudele
che mostra parco i suoi segni
che hanno vita effimera
in una durata minima
subito a cancellare
prima che illusione di perfezione
ci prenda la mano …
rugiada di un mattino
quello di un giorno
da vivere.
colpisce la pagina
di una liscia verde foglia …
rumore tonfo schiaffo
preciso istante
si dilata come liquido
espanso in una superficie
a stagno
cerchi concentrici
descrivono un pentagramma
di cristalli infranti
innaturali ultrasuoni
impercettibili
invisibili …
disegni si compongono
in quella pagina
rivoli a scendere
a umettare a marchiare
in tatuaggi strani
a scrivere linee
geroglifici
e noi illusi a cercare di decifrare
segni e segnali
e osservare il lavoro della rugiada
opera di un dio crudele
che mostra parco i suoi segni
che hanno vita effimera
in una durata minima
subito a cancellare
prima che illusione di perfezione
ci prenda la mano …
rugiada di un mattino
quello di un giorno
da vivere.
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Della Creazione e dintorni
E’ giunto il tempo dell’Uomo
E’ giunto il tempo dell’Uomo
Fuori dal ventre della montagna,
fuori dal centro della Terra,
l’Uomo avanza e si fa largo
in un mondo che scorre ai suoi piedi
in un mondo da dominare.
Genesi
L’uomo uscì dal centro della Terra
per controllare l’Ordine
per udire il suono della Terra Madre
per constatare il Potere che lo aveva generato.
Vide le Stelle che rotolavano nel cielo
come le onde nel mare
e che danzavano all’unisono
in Fasi ritmiche e perfette
e decise di comprendere
e decise di capire
Invenzioni
E l’Uomo inventò l’ Idea
e l’Uomo inventò la Filosofia
e l’Uomo inventò la Fede
per poi ammettere finalmente che
il Potere non conosce il Tempo
il Potere non conosce lo Spazio
il Potere è come il Vento,
arriva inaspettato a sconvolgere l’Ordine,
il Potere è un Tutto compiuto
il Potere fa sì che le Cose avvengano
il Potere cambia le Cose
il Potere è in ogni Cosa
il Potere è in ogni Essere
Non ci sono limiti per il Potere
Il Potere annienta l’Uomo
in un attimo.
E’ giunto il tempo dell’Uomo.
E’ giunto il tempo dell’Uomo.
Invenzione!
E’ giunto il tempo dell’Uomo
E’ giunto il tempo dell’Uomo
Fuori dal ventre della montagna,
fuori dal centro della Terra,
l’Uomo avanza e si fa largo
in un mondo che scorre ai suoi piedi
in un mondo da dominare.
Genesi
L’uomo uscì dal centro della Terra
per controllare l’Ordine
per udire il suono della Terra Madre
per constatare il Potere che lo aveva generato.
Vide le Stelle che rotolavano nel cielo
come le onde nel mare
e che danzavano all’unisono
in Fasi ritmiche e perfette
e decise di comprendere
e decise di capire
Invenzioni
E l’Uomo inventò l’ Idea
e l’Uomo inventò la Filosofia
e l’Uomo inventò la Fede
per poi ammettere finalmente che
il Potere non conosce il Tempo
il Potere non conosce lo Spazio
il Potere è come il Vento,
arriva inaspettato a sconvolgere l’Ordine,
il Potere è un Tutto compiuto
il Potere fa sì che le Cose avvengano
il Potere cambia le Cose
il Potere è in ogni Cosa
il Potere è in ogni Essere
Non ci sono limiti per il Potere
Il Potere annienta l’Uomo
in un attimo.
E’ giunto il tempo dell’Uomo.
E’ giunto il tempo dell’Uomo.
Invenzione!
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Serpenti i ricordi in una testa
a cespo d’acanto
iena a riso beffardo
in una bocca avvezza al diniego
leone a cuore impavido
nell’affrontare a coraggio il giorno
gazzella a gambe sottili e veloci
a fuggire a predatori
di carne da strappare a morsi
dalle ossa di uno scheletro immondo
scimmia a braccia
ad annaspare tra i rami folti
delle foreste dei pensieri
Minotauro sono
bestia malefica e impura
mordo strappo a denti
la polpa della vita
nell’illusione
di nutrire a sangue e a linfa
vene che sono le mie strade
organi che sono i miei alberghi
apparati che sono le mie città
da visitare
da conoscere
da perlustrare
E’ uno zoo la mia mente
è una ridda di voci e di suoni
incomprensibili
è una babele di gesti e di figure
inaccessibili
Uomo nacqui
animale sono
bestia muoio.
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a cespo d’acanto
iena a riso beffardo
in una bocca avvezza al diniego
leone a cuore impavido
nell’affrontare a coraggio il giorno
gazzella a gambe sottili e veloci
a fuggire a predatori
di carne da strappare a morsi
dalle ossa di uno scheletro immondo
scimmia a braccia
ad annaspare tra i rami folti
delle foreste dei pensieri
Minotauro sono
bestia malefica e impura
mordo strappo a denti
la polpa della vita
nell’illusione
di nutrire a sangue e a linfa
vene che sono le mie strade
organi che sono i miei alberghi
apparati che sono le mie città
da visitare
da conoscere
da perlustrare
E’ uno zoo la mia mente
è una ridda di voci e di suoni
incomprensibili
è una babele di gesti e di figure
inaccessibili
Uomo nacqui
animale sono
bestia muoio.
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Sciara del fuoco
lava
infuocata
scendi
conquisti
il mare
a fumo
nero
a luce rossa
illumini
un fianco
inquieti
le rocce
nere
le trafiggi
le bruci
tu sei
la brace infuocata
che scende
sul mio petto
e lo trafigge
a marchio
a segno
a meraviglia
a stupore
lava
infuocata
scendi
conquisti
il mare
a fumo
nero
a luce rossa
illumini
un fianco
inquieti
le rocce
nere
le trafiggi
le bruci
tu sei
la brace infuocata
che scende
sul mio petto
e lo trafigge
a marchio
a segno
a meraviglia
a stupore
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El trabajo de los sueños
Quando le onde dei tuoi capelli
lasciano l’impronta
sul tuo cuscino
a testimone del lavoro
dei tuoi sogni
il mio pensiero deraglia
sulle scie dell’alba
di una Taormina altera
che dall’alto della rupe
padrona del suo mare impera
A sciame in un sogno ipnotico
corrono i fili delle memorie antiche
quando in un teatro
la tragedia si faceva vita
e i canti si facevano odi
Ora lavorano i sogni
a catena continua
in un montaggio
che ha mani esperte
guidati dagli alfabeti
dei ricordi
in una luce che conosce
il riverbero del sole
sullo specchio di un mare
che ha vissuto
i tempi dei nostri sogni
e il loro dolce lavoro.
lasciano l’impronta
sul tuo cuscino
a testimone del lavoro
dei tuoi sogni
il mio pensiero deraglia
sulle scie dell’alba
di una Taormina altera
che dall’alto della rupe
padrona del suo mare impera
A sciame in un sogno ipnotico
corrono i fili delle memorie antiche
quando in un teatro
la tragedia si faceva vita
e i canti si facevano odi
Ora lavorano i sogni
a catena continua
in un montaggio
che ha mani esperte
guidati dagli alfabeti
dei ricordi
in una luce che conosce
il riverbero del sole
sullo specchio di un mare
che ha vissuto
i tempi dei nostri sogni
e il loro dolce lavoro.
1 commento:
Belli, incisivi i tuoi versi!
Arrivano nell'anima e rimangono scolpiti nella mente ... Grazie delle belle emozioni. A presto Marisa Provenzano
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