Ombre Metafisiche
Le vedi arrivare, di buonora all’alba,
quando il Sole s’appresta a liberare i suoi primi bagliori.
E queste, ancora indecise e tentennanti,
vagano nel buio
nel tentativo di farsi largo, un minimo di strada.
Sono loro
le ancelle della notte che non è più notte,
del giorno che non è ancora giorno.
Sono le ombre delle nostre anime
che si apprestano a rientrare
nei nostri corpi dormienti.
Le abbiamo lasciate un attimo libere a vagare
in quel mondo a noi umani negato,
là dove tutto è sicuramente chiaro
e dove non è concesso entrare.
E, come ballerine leggiadre e fluenti
danzano su note armoniose e sconosciute
anche al musico più esperto.
Invitanti ti suadono e ti ammaliano come sirene.
E tu novello Ulisse
le brami e le temi.
Cosa possono portarti in dono
e dove possono portarti?
Forse ad attraversare quel confine sottile
dell’umana esistenza.
Condanna.
E così legati dai fili dell’obbligo vivere
ogni giorno le lasci entrare
pronti alla futura tortura
del dì che andrà a venire
gaudenti della loro visione
furtiva e fugace
nell’apparir a noi in sogno.
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