mercoledì 10 dicembre 2008

Note di notte

Note di Notte

La notte oggi suona
le sue note migliori :
Preludio,
Nastro d’Argento
cinge il suo sogno.

La notte oggi canta
le sue pause più lunghe :
Sinergia,
Luce pulsante di Corpi Celesti
avvolge il suo silente pensiero.

La notte oggi parla
i suoi idilli poeti:
Lirica,
un alfabeto perfetto e sublime
si cuce sulla bocca
del Mortal Dormiente.

La notte oggi balla
i suoi sinuosi passi :
Sincronia,
Ninfa Silvestre
avvolta in nastri e violacciocche
si muove
su punte di piedi
e …
tange la terra.

Sto lì !

martedì 9 dicembre 2008

Recensione libro "Come segmenti d'anima..." di Sabrina Tortato

E' da oggi disponibile la recensione del libro "Come segmenti d'anima..." della Dott.ssa in filosofia Sabrina Tortato.

“ Come segmenti d’anima…” è stato definito viaggio interiore. Fin da una prima lettura si può notare quanto la ricerca di Mery Nordio abbia un suo fascino remoto, ma si potrebbe anche subito obiettare che in fondo non è che l’eco di avvenimenti già spenti, riflessioni scomode che riportano il suono di fenomeni ( Voli, Viaggi, Migrazioni…) che ci circondano come domande che diamo per scontate non aver risposte … domande che non ci poniamo più … che non sappiamo, non vogliamo più porci ( Divagazioni ). Un faticoso viaggio che , dunque, è già ritorno se la meta dell’autrice fosse nel suo risvegliarsi/ci , o in quel riuscire comunque ancora a cullarci, parola dopo parola, nella speranza che, per una volta, la sua risposta tornerà banale e noi potremo restare avvolti nel suo “mare Nettuno”. No. L’obiettivo dell’Autrice è far luce nella scatola nera del Tempo : ritrovare il suo battito antico nella voce oscura ed innocente di una “Madre Terra” che ci accomuna in quanto è il nostro passato. La forza segreta che ha portato ognuno di noi a costruirsi nel presente. Eccoci , inondati da una luce che sentiamo nella musica, farsi più o meno intensa ad illuminare il cammino.
E’ forse allora farsi guida il progetto letterario di Mery Nordio ?
Ancora no . E’ piuttosto l’improvviso capire che la traccia è conservata; è aprire quella scatola nera e scoprire che contiene intatta la nostra forza primigenia; è sentire che non c’è frattura perché questi piccoli segmenti hanno già una loro collocazione; è un parlare a sé stessi nel ritrovarsi separati ed uniti dentro un solo grande “Viaggio”.
L’autrice è Maestra che ha imparato dagli occhi limpidi dei bambini a scorgere le vere ombre ed ora gli occhi che cadono nei suoi versi devono tornare ad educare la propria mente.
Imparare a ( ri )vedere oltre le apparenze ingannevoli dei sensi che pur si devono dominare, oltre lo studio della natura che ci circonda che pur si deve conoscere, scoprire nei più riposti anfratti.
Oltre questo mondo sta quella forza che, se afferrata ci condurrà all’accettazione piena del Nostro Essere. Mery Nordio ci costringe ad alzare la testa, a guardare in alto, e pensare con lucidità e imprime nella nostra anima la tendenza irrefrenabile alla Verità.
Disinteressatamente, perché placati, viviamo sensazioni antiche. Un’altra cosa fa Mery: frena l’impulso egocentrico e narcisistico e da’ voce, nelle sue parole, a ciò che merita, nel significato di ciò che vale, poiché, oggettivamente va oltre il nostro misero giudizio di uomini interessati solo al proprio tempo. Lo Spazio diventa Tempo
comune e noi continuiamo ad uccidere Dio in ogni Uomo che sacrifichiamo alla Storia.
Ma non si deve gridare alcuna Verità; non servono parole terrificanti, altisonanti e Mery non ne usa; ci fa vivere la nascita dell’Idea come nostra, sa creare in noi collegamenti, offrendoci solo punti di riferimento- segmenti – che nella riflessione uniamo spontaneamente a formare un sapere già assimilato; ci educa al gusto di concetti precisi, definiti.
Il sapere non è erudizione eppure c’è subito il gusto del richiamo… ci accomodiamo noi poeti/filosofi al tavolo imbandito. Eccoci qui pronti a conversare con “Pablo” e subito ci accorgiamo che siamo pure seduti accanto a chi non amerebbe affatto le nostre discussioni stilistiche … e non ci proviamo nemmeno a spiegare loro chi è Pablo. Lasciamo ad altri perdersi nel cercare richiami classici, riferimenti filosofici e suggestioni teoretiche. Non inventiamo scomode interpretazioni quando è preoccupazione prima dell’Autrice rendere facile l’assimilazione dei concetti. Non ci sono parti oscure nella cura dei dettagli, sempre che la natura di chi legge sappia uscire dal proprio schema e non rimanga frammento.
La lettura di queste poesie ci fa riflettere su ciò che più amiamo, e tutti amiamo di più qualcosa che conosciamo meglio. Qui sta la forza di Mery : nel suo sapere di aver realizzato qualcosa di buono. Ha certezza che i suoi lettori ameranno di più la Vita e se stessi, come ha fatto ben capire regalando agli spettatori del Recital la lettura di una poesia scritta e a lei dedicata da suoi alunni. E’ in queste parole meglio riassunto quello che l’Autrice ha definito il “Regalo più bello”, questo ciò che la ripaga dei tanti inevitabili dolori e sacrifici. Questo ci insegna, potrà diventare nostro sentire se solo saremo disposti, come è riuscita a fare lei, e condividere il “Regalo più bello”.
La presentazione al Recital subito seguita alla pubblicazione del testo “Come segmenti d’anima…” dobbiamo ricordare è avvenuta in occasione della Presentazione dell’Associazione Minerva, in particolare di un convegno-dibattito sul Merito che la suddetta associazione sta portando avanti da mesi e che troverà prossima realizzazione il 3 Dicembre 2008 all’Auditorium.
“Come segmenti d’anima …” continuano a ruotare incessantemente, i frammenti delle nostre vite in uno Spazio che finalmente li accoglie, in un Tempo che ne è custode saggio e sapiente. Mery Nordio ha trovato la chiave per aprire le porte dell’Anima, un’intuizione che accomuna, come ricerca, tutti i componenti dell’Associazione Minerva , certo una coincidenza significativa e profonda quanto ancor tutta in fieri . L’obiettivo ultimo è varcare le soglie di altri mondi, arrivare ad una visione ultima dell’insondabile! Dopo aver ascoltato “ Come segmenti d’anima…” al pubblico non è stato difficile amare e dar voce a quel piccolo frammento che si accendeva e voleva trovare espressione. Noi, che abbiamo letto e riletto ancora le poesie di Mery ne conosciamo questo valore ultimo (terapeutico) e sapremo proseguire nel suo stesso tempo perché convinti che oggi ci sia bisogno di tali esempi di comunicazione alla socialità: convivere in questo nostro spazio compresso tra civiltà ed umanità alla ricerca di sensazioni spesso irrazionali quanto legate all’effimero ci costringe alla riflessione. Obiettivo che accomuna Mery Nordio ai poeti/filosofi è il suo aiutarci nella costruzione di una Forma mentale capace di affrontare i problemi perché capace di riconoscerli, analizzarli e risolverli. E’ un messaggio che non potevamo non lanciare a voi tutti; limitarci a chiuderlo nella vecchia bottiglia , confidare nel lettore acuto e arguto non ci può bastare; è un appello che abbiamo già più volte espresso ad andare oltre l’opinione comune , alla ricerca della ragione profonda che ci unisce pur tornando a separarci. Terminata le lettura concediamoci di “esser barchetta di carta” accogliamo ed ascoltiamo il nostro silenzio e tentiamo, perché no, di recitarlo insieme.

Sabrina Tortato